Fichi, dolci tradizioni


Un frutto carico di simboli e leggende, che oltre a gratificare il palato con il suo gusto dolce e profumato, racchiude anche grandi proprietà terapeutiche, patrimonio della cosiddetta “medicina popolare”.

Il fico è tra i frutti che più appassionò la fantasia degli antichi per la sua “selvatica indecenza”: il dilemma sulla dualità della rappresentazione simbolica del sesso femminile o di quello maschile. Per i romani, infatti, oltre che a Marte il frutto del fico era dedicato a Priamo, il dio fallico. Ma rappresentava anche l’albero di Giunone e di Rumina, dea dell’allattamento.
Pianta appartenente alla famiglia delle Moracee, conta una settantina di specie di cui una cresce nel bacino del mediterraneo, il Ficus carica, proveniente dalla omonima regione dell’Asia Minore. È tra le piante più antiche, infatti la civiltà egiziana utilizzava già i suoi frutti come medicamento.
Settembre è la sua stagione, dopo aver goduto di tutto il sole dell’estate i fichi hanno una maggior concentrazione di sostanze e sono i più adatti anche ad essere essiccati.
Con l’essiccazione questo frutto perde in genere il 70% del suo peso, mantenendo però una concentrazione di sali minerali, vitamine e un valore energetico circa tre volte superiore a quello fresco.
Fresco, ma ancor di più secco, il fico è ricco di bromo, calcio, potassio, magnesio, vitamine del gruppo B e caroteni. Questa armonica e bilanciata composizione lo rende un alimento salutare in modo particolare per gli anemici, per chi soffre di stitichezza, nelle infiammazioni delle vie respiratorie e in generale nei periodi di convalescenza.

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Tempo di fichi

Da giugno a novembre maturano diverse varietà di fichi. Se ne conoscono circa settecento, che differiscono tra loro per la forma, colore, data di maturazione e contenuto zuccherino.

Giugno
Fiorone, è il fico più grande di tutta la stagione come pure il fico Portoghese, appartenente alla specie nera: polpa non molto zuccherina, di grandi dimensioni, dalla buccia scura, viola/nero. Esiste anche una forma tondeggiante e una più allungata, ancor più pregiata.
Luglio
Gentile bianco, ha la buccia tendente al giallo con la polpa chiara.
Agosto
Dotato, è ricco di zuccheri e mucillaggini, verde-giallo con polpa chiara, impiegato anche per essere essiccato.
Settembre
Continua la maturazione del Dotato assieme ad altre varietà come il Brogiotto bianco. Verde con la polpa chiara, adatto ad essere essiccato, esiste anche la varietà scura dalla buccia nera. Entrambi sono molto zuccherini.
Ottobre
Continua la maturazione del Verdino e del Brogiotto nero.
Novembre
Si conclude la stagione dei fichi con la fine della maturazione del Verdino.

I segreti dell’essicazione

•    Scegliere i fichi d’agosto o di settembre ben maturi. Ottimi sono quelli con la goccia zuccherina all’estremità inferiore e la pelle ben compatta.
•    Disponeteli su una teglia smaltata, ben si prestano quelle da forno, sottili, larghe, basse e scure, così da ricevere facilmente e mantenere più a lungo il calore del sole. Sistemateli uno di fianco all’altro, ben stretti ma non soffocati o sovrapposti.
•    Copriteli con un tulle o una retina, in modo che gli insetti, attirati dall’alta concentrazione di zucchero, non possano intaccarli.
•    Esponeteli direttamente al sole e all’aria, da un minimo di tre settimane a un massimo di quaranta giorni, molto dipende dall’intensità del sole. Sono pronti quando sono imbruniti, la loro dimensione sarà dimezzata e facilmente si staccheranno dalla teglia.
•    A questo punto, metteteli in forno caldo a 200°C fino a quando si inizia a sentire il loro caratteristico profumo caramellato.
•    Spegnete, lasciate raffreddare e quando sono tiepidi infilateli, tipo collana, in un filo di rafia o radunateli in piccoli mucchi e avvolgeteli nella carta stagnola. Conservateli in una scatola di latta con il coperchio.
•    Se vi piacciono i fichi farciti, prima di metterli in forno, con un coltellino ben appuntito e affilato, incidete la polpa e inserite al centro una mandorla intera senza buccia, o mezzo gheriglio di noce, poi infornateli come precedentemente descritto.

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Fichi, dolci tradizioni - Ultima modifica: 2010-07-29T00:00:00+02:00 da Redazione

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