Mangi i colori giusti?


Se siete irritabili non mangiate cibi gialli. Se avete bisogno di calore ed energia preferite i cibi rossi. Se desiderate calma e tranquillità fa per voi un bel piatto di ortaggi verdi. E se sentite il bisogno di purificarvi l’ideale è davvero la dieta in bianco!

Nella scelta del cibo spesso pensiamo di essere guidati solo dal senso del gusto e invece grande parte ha anche il senso della vista: il colore invita o respinge e certi cibi ci attraggono perché il nostro organismo ha proprio bisogno di quel colore. Ad esempio i cibi neri, grigi, blu, viola risultano poco allettanti e l’istinto ci spinge a evitarli; un comportamento saggio dal momento che spesso si tratta di alimenti sconsigliabili dal punto di vista salutistico, poco commestibili, quando non addirittura velenosi o tossici. Al contrario il rosso dà l’idea della vitalità, del sapore pieno e maturo, mentre il giallo, l’arancione e il verde brillante si associano facilmente all’idea di cibo gustoso, per cui sono assai graditi e ricercati. Una lezione appresa appieno dall’industria alimentare, che ricorre all’artificio per rendere più appetibili gli alimenti. Proseguendo nei nostri esempi, il marrone dorato, tipico colore del pane ben cotto e delle torte appena sfornate, è un colore appetitoso. Il bianco indica raffinazione e delicatezza, non a caso la farina 00, lo zucchero e il riso brillato sono stati simboli di status sociale in contrapposizione ai cibi non raffinati, scuri, dell’alimentazione povera contadina.

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Richiamo non solo per gli animali

Nel mondo vegetale i colori servono come richiamo per gli animali che, mangiando i frutti, ne disperdono i semi. Infatti i frutti immaturi sono di solito poco colorati e solo con la maturazione sintetizzano i pigmenti che danno loro la tonalità che conosciamo. Ma si può supporre che anche per l’uomo i colori dei cibi costituiscano un richiamo, e molti alimenti accomunati dallo stesso colore presentano proprietà simili. Ad esempio barbabietole, pomodori, ravanelli, prugne, cocomeri, uva, tutti alimenti rossi, contengono ferro e rame, per cui aumentano la circolazione e sono indicati in caso di anemia. Del resto, chi predilige i cibi rossi esprime la ricerca di aspetti stimolanti, espressione spesso di una personalità vitale che non teme le sfumature emotive della passione. Il vino, l’uva spina, i pomodori, le arance rosse, sono indicati a chi ha bisogno di energia e calore. Chi invece è teso ed emotivo o facilmente irritabile, rifuggirà istintivamente da questi cibi.
L’arancione caratterizza carote, zucche, arance, pesche, meloni, cachi, papaie e anche le uova, tutti alimenti ricchi di vitamina A o il suo precursore, il betacarotene. L’arancione è dunque un colore associato al calcio e i cibi arancioni sono considerati cibi antirachitici, stimolanti dell’attività polmonare e della funzionalità tiroidea.
Gialli sono il granoturco, le patate americane, il limone, il pompelmo, il burro e i latticini e spezie come la curcuma, alimenti che attivano la funzionalità gastrica e il flusso biliare. Il giallo, che simboleggia la gioia e l’ottimismo, è utile ai depressi; è uno stimolante muscolare e intellettivo, per cui è indicato per gli sportivi, gli apatici e in caso di stanchezza mentale. In questi casi possono giovare menu con la zucca, creme a base di uova, polenta, risotto allo zafferano, insalate arricchite con fiori di zucca. Il giallo è invece sconsigliato alle persone irritabili e ai sofferenti di insonnia, per i quali sono più indicati i cibi in cui prevalgono colori freddi (verde e blu), pacificanti del sistema nervoso.
Verde è il colore della clorofilla presente negli ortaggi a foglia, in cavoli, piselli, tutti alimenti che hanno un’azione calmante e sedativa: mentre il blu dei mirtilli, delle prugne, delle susine, dell’uva ne fa cibi che riducono la tensione e l’eccitabilità, indicati nelle coliti o in caso di febbre.

Per cambiare in positivo

Per chi è inappetente si consiglia di impostare il menu con cibi dai colori che stimolano il gusto e l’appetito, cioè con i colori rosso-arancione e l’arancione dorato tipico dei fritti e dei grigliati. Il colore marrone del caffè e del cioccolato rappresenta una tonalità rassicurante unita a un profumo accattivante. Invece i cibi bianchi, tipicamente presenti nelle diete “in bianco”, rappresentano la purezza, danno la sensazione di essere leggeri e delicati, per questo possono essere indicati per persone che vivono un momento particolare della loro vita, come la gravidanza o la convalescenza. Alla dieta in bianco si può associare il verde dei vegetali freschi e crudi, quale simbolo di energia nuova, di nuova linfa vitale che scorre.

Mangi i colori giusti? - Ultima modifica: 2015-03-11T00:00:00+01:00 da Redazione

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