Limitiamo intelligentemente il consumo di carne e pesce

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Alcuni amici che di recente si sono trasferiti in Francia mi hanno segnalato questa interessante iniziativa che da poco è stata lanciata nel paese transalpino e che cerca di trovare un modo per migliorare l’enorme impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente.

Chiamata simpaticamente il Lunedì Verde l’iniziativa chiede che volontariamente si rinunci per almeno un giorno alla settimana al consumo di carne e pesce e indica tra i tanti il giorno di lunedì che mi sembra opportuno visto che di solito si è reduci dalle mangiate del week end (per chi non lavora anche in quei giorni!).

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In Francia ha il sostegno di note associazioni verdi come Greenpeace e di molti rappresentanti del mondo ambientalista, di quello scientifico e sportivo e si sta allargando sempre di più.

Non è esclusiva dei nostri vicini, l’origine è da ricercarsi negli Stati Uniti dove ha cominciato a diffondersi nei primi anni 2000 per arrivare poi in altri Paesi europei ed infine rielaborata e calibrata lanciata in maniera simpatica in un paese in cui sono forti le tradizioni della cucina e radicate molto vecchie abitudini di consumo.

Una situazione analoga direi all’Italia dove succede spesso che la rinuncia a carne e pesce a volte non avviene semplicemente per abitudini famigliari e convinzioni tramandate nel tempo dure da smantellare.

Ma anche se non volessimo prendere in considerazione l’ambiente dobbiamo iniziare a riflettere profondamente di come il consumo eccessivo di quote proteiche animali ha un influsso negativo diretto sulla nostra salute.

Limitare il consumo di carne e pesce e di tutti i derivati conservati è assodato da migliaia di studi scientifici che contribuisce attivamente (e a volte più dell’attività fisica) a diminuire il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari, obesità, glicemia alta e di riflesso diabete.

Senza considerare che l’eccessivo proliferare di allevamenti in condizioni molto precarie induce ad utilizzare pesanti quote di farmaci veterinari per limitare la diffusione di malattie infettive tra gli animali, farmaci che inevitabilmente passano in quello che mangiamo contribuendo per altro negli uomini all'inefficacia di molti antibiotici comuni.

I motivi per iniziare a diminuire il consumo di carne e pesce, a prescindere da giorno scelto che ognuno in realtà è forse bene moduli da se in base alle attività svolte, sono dunque di alto spessore e si riflettono anche su quello che un giorno lasceremo alle nuove generazioni in termini ambientali e anche culturali.

Una pratica facile e estremamente gustosa perché in cucina le alternative sono infinite, buonissime, facili e molto spesso estremamente semplici.

Più che preoccuparsi di cosa cucinare al posto di carne e pesce e sui cui non c’è alcun problema, proviamo ad organizzare la nostra dispensa in maniera diversa.

Iniziando a non riempirla in maniera compulsiva guidati solo dall’apparente risparmio delle tante offerte che troviamo al supermercato, tenendo principalmente prodotti strategici e sani come più varietà di olio extravergine d’oliva, semi oleosi e frutta secca benefici, spezie e erbe aromatiche, legumi e cereali in chicchi, farine integrali e dolcificanti non impattanti.

Poi integriamo con i prodotti freschi se riusciamo comprati giornalmente o comunque in più riprese settimanali e tutto diventerà molto più facile con enorme vantaggio per l’ambiente e la nostra salute a tavola!

Limitiamo intelligentemente il consumo di carne e pesce - Ultima modifica: 2019-01-13T12:02:23+01:00 da Giuseppe Capano

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