Ossa più forti? Merito anche dell’olio di oliva


Premessa. Da anni in Spagna si sta svolgendo un importante studio dedicato all'attività preventiva sulla salute della dieta mediterranea chiamato Predimed (Prevención con dieta mediterranea) che regolarmente ci regala nuove informazioni sulle virtù di questo "nostro" stile alimentare. Le ultime arrivano da questo articolo pubblicato su Clinical Nutrition e riguardano il rapporto tra consumo regolare di olio extravergine e salute delle ossa nel corso degli anni. La relazione tra scheletro e olio non deve stupire più di tanto: in quest'ultimo sono presenti alcune sostanze antiossidanti appartenenti alla famiglia dei polifenoli, delle quali già in passato è stato appurato un ruolo positivo sul metabolismo osseo.
Non è un caso, probabilmente, che l'incidenza di fratture ossee dovute all'osteoporosi sia più basso nel bacino  del Mediterraneo rispetto ai paesi più continentali. Ebbene, nel lavoro in oggetto i ricercatori spagnoli hanno valutato - per un periodo medio di quasi 9 anni - un gruppo di persone con un'età che andava dai 55 agli 80 anni, puntando l'attenzione sulla quantità d'olio consumata abitualmente e le eventuali fratture. Ebbene, i risultati hanno mostrato che i partecipanti con il maggiore consumo di extravergine (in media 56,5 g al giorno) avevano un rischio del 51% più basso di fratturarsi le ossa rispetto al gruppo che ne utilizzava meno (consumo medio di 37,6 g). Come non concludere con questa fantastica ricetta di gnocchi conditi con un fantastico olio aromatizzato?

Ossa più forti? Merito anche dell’olio di oliva - Ultima modifica: 2017-02-09T15:26:42+01:00 da Barbara Asprea
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