E’ possibile un’agricoltura a emissioni zero?


Forse no, ma ridurle l’attuale contributo del 18,8% sul totale nazionale, sicuramente sì. È quello che si propone il progetto CO2Resa con la creazione del primo registro per la valorizzazione dei crediti di carbonio sul mercato volontario del settore agroalimentare

Attualmente il settore agroalimentare contribuisce per il 18,8% del totale nazionale delle emissioni di gas che alterano il clima. Come in tutti gli altri settori produttivi è all'ordine del giorno la necessità di ridurre questo contributo.  CO2RESA, per esempio, è un progetto attraverso il quale CSQA Certificazioni intende promuovere l’attuazione di una gestione sostenibile e innovativa delle emissioni di gas serra nel settore agroalimentare. Attraverso l’istituzione di un Registro Volontario dei crediti di carbonio e di un sistema di valorizzazione delle iniziative di riduzione e rimozione dei gas serra in ambito agroalimentare, CSQA mette a disposizione delle aziende uno strumento assolutamente innovativo in Italia, già sperimentato in altri Paesi, grazie al quale le imprese che vi aderiscono possono immettere sul mercato volontario crediti di carbonio generati da attività di miglioramento dell’efficienza d’innovazione tecnologico-gestionale introdotte nel ciclo produttivo. Tali crediti possono a loro volta essere acquistati da altre imprese che intendono a loro volta attuare un percorso di miglioramento ambientale sicuro e trasparente.

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E’ possibile un’agricoltura a emissioni zero? - Ultima modifica: 2013-12-09T00:00:00+01:00 da Redazione

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