Carnia sconosciuta: storia, natura, sapori


Un’area del Friuli-Venezia Giulia da scoprire in tutto il suo fascino, fatto di bellezze architettoniche, stabilimenti termali, montagne da esplorare e una cucina rustica tutta da assaporare

La Carnia è una regione di cui quasi tutti han sentito parlare ma pochi, soprattutto gli appartenenti alle nuove generazioni, conoscono davvero, nonostante la posizione geografica ne faccia una delle zone più belle delle Alpi. Proviamo dunque a dare il giusto risalto a questo territorio con un itinerario studiato ad hoc, che parte da Tolmezzo, il centro della maggior parte delle attività della Carnia e interessante meta turistica per i palazzi settecenteschi, ma anche per il Museo delle Arti carniche. Ospitato in un antico edificio, palazzo Campeis, il museo è l’espressione di quella quotidianità tipica dei secoli passati resa di nuovo viva grazie alla rappresentazione di ambienti domestici come la cucina, la camera da letto, il tinello, la bottega del battirameottonaio e quella del falegname. All’interno del palazzo è possibile ammirare anche la mostra di tessuti e ricami tradizionali oggi esportati in tutto il mondo. Da mettere in agenda una visita in centro dove sorgono la Chiesa di S. Caterina e la più antica abitazione della città, Casa Janesi, con le caratteristiche bifore gotiche. E poi un po’ di shopping a base di specialità gastronomiche locali, presso il fornitissimo supermercato bio Biolife. Per una sosta a pochi minuti da Tolmezzo c’è l’agriturismo Fornas, punto di partenza per tante passeggiate in mezzo alla natura. Chi desidera una pausa rigenerante può dirigersi verso il comprensorio di Arta Terme: famoso per le acque sulfuree benefiche per la cura delle impurità della pelle e per la disintossicazione del fegato. In questa zona sorge il Park Hotel Oasi che propone escursioni guidate e noto per lo “stavolo”, uno spiazzo organizzato con tavoli e panche in mezzo alla natura per godere dell’ultimo, tiepido, sole novembrino. Per trovare una carica di energia naturale a pochi chilometri da Tolmezzo c’è l’Apicoltura Biologica Azzaro Maria, azienda di apicoltura in grado di offrire non solo miele ma anche pappa reale, entrambi certificati bio.

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Quattro passi nella neve e nella storia

Chi adora le piste da sci non può mancare all’appuntamento con la zona più alta della Carnia, quella di Forni Avoltri, che d’estate ospita la famosa Staffetta dei tre laghi e d’inverno attira biathleti da tutto il mondo per via del Centro Internazionale di Biathlon. Per quanti sono alla ricerca di qualcosa di più tranquillo, ci sono tanti itinerari da percorrere a piedi o a cavallo, o ancora con le racchette quando i sentieri sono innevati. Forni di Sopra, invece, si colloca esattamente al centro del territorio dolomitico dichiarato Patrimonio Unesco. Qui è possibile effettuare lunghe escursioni a piedi e, per gli amanti dello sci nordico, c’è il nuovo Centro Fondo Tagliamento con anelli lunghi fino a 10 chilometri. A questo punto, per una sosta rigenerante, segnaliamo l’hotel Edelweiss, con una cucina a base di prodotti locali (funghi ed erbe aromatiche), spesso raccolti direttamente dai proprietari dell’hotel. Da non dimenticare il comprensorio del Rovascletto-Zoncolan sede del polo sciistico più importante della regione che propone piste assolate per sciare dal mattino fino al tardo pomeriggio. A poca distanza, raggiungibile comodamente anche con l’auto, vi è il rifugio Chiadinas, situato su una sorta di terrazzo naturale, per una vista che spazia a 360° sull’intera valle del Degano. Da provare la cucina rustica e genuina, ma soprattutto a chilometro zero in quanto la maggior parte degli ingredienti arrivano dalla vicinissima Malga Crostis, sull’omonimo monte. Per chi è appassionato di storia e subisce il fascino di queste zone, teatro di tanti eventi durante le Grandi Guerre, può scegliere una delle escursioni organizzate da Carnia Welcome e visitare siti storici, musei e mostre permanenti. La mappa di tali itinerari è reperibile in tutti gli uffici turistici della Carnia.

Artigianato e buona tavola

Sutrio, il paese del legno, si trova all’imbocco della Valcalda ed è principalmente conosciuto per la lavorazione e l’intaglio del legno. Passeggiando per il paese si possono facilmente distinguere le case dei “cramars”, i venditori di stoffe e spezie in terre lontane, in quanto portano incisa sull’arco di volta della porta d’ingresso la croce di Mercurio, simbolo del commercio. Unica, anche l’esperienza di visita a Sauris: il comune più alto della Carnia, con i suoi 1212 metri di altitudine. Sauris è raggiungibile senza auto, comodamente con i mezzi pubblici dalla stazione di Udine e Villaco. Questo nuovo modo di viaggiare slow coinvolge infatti parecchi comuni e borghi alpini fra Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia (e costituisce il network denominato Alpine pearls). Un’idea per la notte è l’albergo diffuso Sauris. È il primo ad essere stato creato grazie a questa iniziativa, volta al recupero di antiche dimore storiche o tradizionali diroccate.

Appunti di viaggio per turisti di gusto

Fare acquisti, mangiare e dormire
Biolife Via IV Novembre, 45 Tolmezzo (UD) Tel. 043344731
Agriturismo Fornas Località Fornace, 2 - Tolmezzo (UD) Tel. 0433467002
Hotel Park Oasi Via Delle Terme, 15 Arta Terme (UD) - Tel. 043392048
Apicoltura Biologica Azzaro Maria Via IV Novembre, 65 Vito D’Asio (PN) - Tel. 3687653106
Hotel Edelweiss Via Nazionale, 19 Forni di Sopra (UD) Tel. 043388016
Rifugio Chiadinas Tel. 3772394546 Albergo Diffuso Sauris Tel. 043386221

Carnia sconosciuta: storia, natura, sapori - Ultima modifica: 2016-11-21T00:00:00+01:00 da Redazione

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