Mangia l’arcobaleno


“Dieta in bianco”? meglio il colore! I variopinti contengono più sostanze attive e stimolano il buonumore.

Il bianco può dare l’idea della purezza, ma i cibi bianchi non sono necessariamente più leggeri e certamente hanno minori proprietà disintossicanti dei cibi ricchi di pigmenti naturali. Insieme al “colore”, poi, facciamo un pieno di buon umore e di micronutrienti, importantissimi per il nostro benessere.

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Mangereste la mozzarella blu?

Probabilmente avvertireste un moto di rifiuto se vi dovesse capitare di vedere una mozzarella blu sbucare dalla busta… Nella nostra memoria sono ancorati, sin dall’infanzia, i ricordi di “come deve essere un alimento”.
Una pesca gialla o rosata sarà matura, dolce e probabilmente profumata; se fosse verde o giallo-verde, pensereste che sia acerba, quindi ancora dura e acida, senza alcun aroma.
Ma la scelta dei colori nei cibi deve avere anche componenti istintive; nei bambini notiamo nette preferenze per dati colori, scelte che però possono cambiare periodicamente. Il colore è anche indice della freschezza: il marrone, per esempio nell’insalata o nel cavolo, indica che ha iniziato a marcire. I broccoli diventano gialli quando invecchiano, i cavolfiori si riempiono di macchioline scure. Sapendo che l’eccessiva o cattiva conservazione degli alimenti ne riduce la qualità, sia organolettica sia nutrizionale, faremo quindi la spesa anche in base al colore.

I pigmenti, preziosi alleati

C’è uno stretto legame tra il colore di un alimento e il suo contenuto, soprattutto in micronutrienti.
Attualmente sono noti più di duemila pigmenti presenti naturalmente negli alimenti, e di molti di essi si conoscono importanti funzioni sulla nostra salute. Tra queste, l’attività antiossidante, cioè la capacità di inattivare i radicali liberi e interrompere la distruzione delle membrane cellulari e l’invecchiamento precoce dei tessuti.
Non c’è da stupirsi se ci sentiamo istintivamente attratti dai colori vivaci della frutta fresca e degli ortaggi! L’industria alimentare lo ha compreso benissimo e ci propone i colori “giusti” sia nell’imballaggio sia nell’alimento, in tal caso con coloranti spesso di sintesi chimica. Quindi, negli alimenti elaborati, i colori vivaci dovranno insospettirci; nei salumi il rosso vivo può essere dato dall’aggiunta di nitrati conservanti aggiunti per scongiurare la presenza di un terribile batterio, il Clostridium Botolinum, ma anche per dare alla carne un colore rosso intenso, segno per il consumatore meno informato, di freschezza e bontà. Meglio leggere le etichette: tutte le sigle E seguite da un numero tra 100 e 199 indicano dei coloranti. Ve ne sono anche di perfettamente naturali e innocui, ma rimane il dubbio che siano stati usati per simulare una qualità o condizione non reale del cibo.

 LA TAVOLOZZA, COLORE PER COLORE

Rosso
Simboleggia: energia, forza, allegria, passione; un colore stimolante e tonificante quindi, da usare soprattutto nella prima parte della giornata, o quando serve “una marcia in più”.
Contiene: una ricca gamma di sali minerali e oligoelementi. Nei pomodori ben maturi, soprattutto nella buccia, c’è il licopene, un agente antiossidante con attività protettiva, nei confronti dei tumori.
Lo troviamo in: pomodori, ciliegie, angurie, alcuni tipi di cipolle, peperoni, peperoncino, ribes rosso, fragole, arance rosse.

Giallo
Simboleggia: il sole, il buon umore. Stimola creatività e concentrazione. Tonificante, da usare soprattutto al mattino.
Contiene: luteina e zeaxantina, antiossidanti che sembrano protettivi soprattutto dell’occhio.
Lo troviamo in: cereali, agrumi, zucchine, peperoni, fagioli piattoni, banane, alcuni frutti esotici.

Blu-viola
Simboleggia: calma, riposo, riflessione, spiritualità; adatto soprattutto alla sera.
Contiene: antociani, potenti antiossidanti, utili tra l’altro per proteggere il cuore, il cervello e gli occhi; antitumorale.
Lo troviamo in: mirtilli, melanzane, prugne, barbabietole, uva, alcune ciliegie, alcune cipolle, ravanelli.

Bianco
Simboleggia: purezza, pulizia, igiene.
Contiene: nessun pigmento
Lo troviamo in: latte e latticini e nei cereali raffinati, privati quindi della parte più vitale e delle quasi totalità dei micronutrienti.

Verde
Simboleggia: calma, equilibrio; adatto in ogni momento della giornata.
Contiene: clorofilla, vitamina C, magnesio, potassio, calcio, frutto-oligosaccaridi.
Lo troviamo in: insalate, peperoni, cornetti, piselli, cavoli, spinaci, bietole.

Arancione
Simboleggia: forza di volontà, concentrazione mentale, creatività. Tonificante.
Contiene: carotenoidi, tra cui il betacarotene, che viene trasformato dal nostro organismo in vitamina A, potente antiossidante. Responsabile anche di una parte della pigmentazione della pelle.
Lo troviamo in: carote, zucche, meloni, albicocche. Il betacarotene è presente anche in ortaggi verdi come il radicchio e gli spinaci, ma è mascherato dal colore verde.

Marrone
Simboleggia: la terra, la sicurezza, il calore.
Contiene: residui della tostatura.
Lo troviamo in: pane e in altri prodotti da forno, caffè, cacao.
Nota: quando il colore della tostatura vira verso il nero, occorre prestare attenzione perché si sono formati dei composti dell’azione cancerogena. Meglio scartare le parti bruciacchiate dei cibi.

Mangia l’arcobaleno - Ultima modifica: 2010-07-29T00:00:00+02:00 da Redazione

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